giovedì 5 febbraio 2015

Terza Guerra Mondiale alle porte: Obama dichiara guerra a Putin ecco cosa sta succedendo nel silenzio dei Media





I paracadutisti americani pronti a volare in Ucraina. A partire dalla prossima primavera forniranno addestramento all’esercito di Kiev. Nel frattempo, gli Usa consegnano mezzi blindati agli ucraini. Caserma Carlo Ederle, Vicenza. O, meglio, Camp Ederle, come lo chiamano i soldati americani che lì vivono e si addestrano. Sono partiti da qui, lo scorso settembre, i paracadusti americani della 173esima Brigata aerotrasportata. Si sono diretti in Ucraina per svolgere un’esercitazione militare della Nato denominata “Rapid trident”. Ed è da qui che i paracadutisti americani della 173esima brigata di Ederle e Dal Din partiranno nuovamente. 

La meta sarà la stessa: l’Ucraina. Raggiungeranno le zone – caldissime – che da oltre un anno vedono l’esercito di Kiev scontrarsi con i filorussi. Questa operazione si inserisce nel progetto prospettato da Ben Hodges, capo della Us Army Europe: a partire dalla prossima primavera i soldati americani saranno impiegati per addestrare l’esercito di Kiev. Lo scorso 19 gennaio, inoltre, gli Stati Uniti hanno consegnato all’esercito ucraino il prototipo di un nuovo veicolo blindato, il Kozac. Era questo, del resto, uno dei patti siglati tra americani e ucraini il 4 giugno 2014. Fonte 

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Lo scandalo delle nomine del Governo ucraino e dei milioni di rifugiati perseguitati condannati da Dario Tamburrano e da tutto il MoVimento 5 Stelle durante la plenaria del 13 gennaio 2015. Ascoltate e condividete:
 Obama: USA mediatori nel trasferimento di potere in Ucraina

 Barack Obama ha apertamente riconosciuto il ruolo degli Stati Uniti nel colpo di stato avvenuto in Ucraina nel febbraio 2014. Questa ammissione è stata fatta in un’intervista del presidente degli Stati Uniti alla CNN: «Noi abbiamo agito da intermediari nel trasferimento di potere in Ucraina,” – ha detto Obama. Nell’intervista con la CNN, Barack Obama ha inoltre espresso il parere che un vero conflitto militare tra gli Stati Uniti e la Russia non sia saggio, tuttavia ha minacciato di “adottare soluzioni militari per proteggere gli alleati.” Rispondendo alla domanda sull’efficacia della politica degli Stati Uniti nei confronti della Russia, Barack Obama ha espresso la convinzione secondo cui sia efficace e legata con le “cattive decisioni di Putin.” L’entrata della Crimea nella Federazione Russa, il presidente americano l’ha definita “svantaggiosa” per Mosca. Tuttavia ha osservato che gli Stati Uniti “hanno dei limiti negli interventi militari”, “tenendo conto le dimensioni dell’esercito russo” e che “l’Ucraina non è un membro della NATO.” 
Pertanto Washington è costretta solo a “sforzarsi affinchè la Russia accusi le più pesanti perdite” e “esercitare pressioni diplomatiche su Mosca.” “Non penso che un vero conflitto militare tra gli Stati Uniti e la Russia sia una decisione saggia per l’America o il mondo,” – ha ammesso Barack Obama. Tuttavia ha osservato che Washington “sta rafforzando i Paesi al confine con la Russia che sono membri della NATO.” “Ho messo in chiaro che questa linea non può essere attraversata, dal momento che dovremo intraprendere un’azione militare per proteggere i nostri alleati, questo dice l’articolo 5 della Carta della NATO,” – ha avvertito il presidente degli Stati Uniti. Poi ha rivelato i piani futuri della Casa Bianca: “Ci muoveremo su due piani: aumentare la pressione sulla Russia e rafforzare l’Ucraina.” In un’intervista con RT ha commentato le dichiarazioni di Barack Obama l’analista militare e politico ed ex capo dei servizi segreti israeliani Yakov Kedmi, osservando che Washington non esita più a parlare apertamente dei propri propositi e tentativi di cambiare i governi non graditi nei Paesi di tutto il mondo.

Ultimamente non sono molto timidi. Parlano tranquillamente e agiscono quasi alla luce del sole,”- ha rilevato Kedmi. Ha sottolineato che durante l’esistenza dell’Unione Sovietica valeva il principio di non interferenza negli affari interni degli altri Stati, o almeno si cercava di nascondere il proprio coinvolgimento. Per quanto riguarda l’Ucraina, secondo Yakov Kedmi, il cambio di potere non era fine a sè stesso. Era necessario indebolire la Russia, che negli Stati Uniti ritengono una delle minacce alla sua egemonia nel mondo: La Cina e la Russia sono una grave minaccia per gli USA, perché non permettono l’esistenza della loro futura egemonia politico-militare ed economica. 
Pertanto hanno bisogno di colpire l’elemento che ora considerano più debole: è proprio la Russia. Kedmi è convinto che gli Stati Uniti abbiano scelto proprio l’Ucraina per le sue azioni, dal momento che la sua adesione all’Unione Doganale avrebbe rafforzato notevolmente l’economia russa, avrebbe aperto la possibilità di far aderire altri Paesi ed avrebbe portato ad una riduzione dell’influenza di Washington sull’Europa: La presentazione della Russia come una minaccia consente loro di conservare il controllo in Europa, spiegandole come sia minacciata dalla Russia. Questo vogliono mantenere. Commentando le parole di Barack Obama, secondo cui gli Stati Uniti saranno costretti a difendere gli alleati della NATO, Yakov Kedmi ha sottolineato: “E’ una precisa dichiarazione: “difenderemo solo i Paesi della NATO”. Cioè coloro che non sono membri della NATO, sono nelle mani di Nostro Signore. E’ una chiara allusione all’Ucraina: “nessuno combatterà per voi.” 

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