venerdì 26 giugno 2015

Soldi pubblici per acquistare " gratta e vinci " e olio: arrestato assessore PD.



L’assessore ai trasporti alla Regione Calabria Nino De Gaetano (foto sito NinoDeGaetano.it) e il senatore Ncd Gianni Bilardi


Le accuse: peculato e falso. Arrestati anche l’assessore De Gaetano (Pd) e l’ex assessore Fedele: «Soldi pubblici per acquistare gratta e vinci». Le persone indagate sono 27

Il terremoto giudiziario scaturito dalla Rimborsopoli calabrese travolge in riva allo Stretto Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, ma le scosse colpiscono anche la giunta con sede a Catanzaro con l’assessore ai trasporti Nino De Gaetano(Pd), arrestato e posto ai domiciliari e gli altri due assessori, Carlo Guccione e Vincenzo Ciconte, entrambi Pd, accusati di falso e peculato. Ma il movimento tellurico arriva anche Roma, dove a Palazzo Madama, è stata depositata la richiesta di arresto per il senatore Ncd Giovanni Bilardi, ex capo gruppo di Scopelliti Presidente al Consiglio regionale, nella passata legislatura. Infatti, l’inchiesta “Erga Omnes”, della Guardia di Finanza impegnata, da due anni, a spulciare conti pubblici, nella disponibilità dei gruppi consiliari della regione Calabria, ha evidenziato un sistema di «ruberie» accertate con un «incredibilesolidità degli elementi di prova» – ha affermato il procuratore Cafiero De Raho.

Gli altri arresti
Oltre a De Gaetano, ai domiciliari è finito anche Luigi Fedele, assessore ai Trasporti nella passata legislatura. Altri quattro ex consiglieri, Nicola Adamo(Pd), Giovanni Nucera(Ncd), Alfonso Dattolo(ex capogruppo Udc), Pasquale Tripodi(Centro Democratico), dovranno risiedere fuori dai confini della Calabria. Una misura, pressoché inedita, adottata per la prima volta dalla magistratura reggina. Questa inchiesta si chiama “Erga Omnes”, perché colpisce l’intero quadro politico regionale, tant’è che altri 27 consiglieri della passata legislatura, tra cui Agazio Loiero e Sandro Principe, Francesco Sulla e Mario Maiolo, del Pd, sono indagati per falso e peculato e nel complesso sono stati colpiti da un sequestro di beni per 2,5 milioni di euro.
La figura di Antonino De Gaetano
L’indagine non risparmia neanche l’attuale presidente dell’Assemblea calabrese Antonio Scalzo, Pd, anche lui indagato per falso e peculato. Anche se riguarda fatti relativi alla passata legislatura l’inchiesta è destinata ad avere ripercussioni in quella attuale. La nomina ad assessore di Antonino De Gaetano, d’altra parte, aveva già configurato lo scorso gennaio, al momento della formazione della giunta, dopo la schiacciante vittoria di Mario Oliverio a Governatore della Calabria, un caso politico. De Gaetano, che dopo l’arresto si è dimesso dalla Giunta e si è autosospeso dal partito, era stato sfiorato da un’inchiesta per mafia, ma l’assessore non è mai stato raggiunto da un provvedimento giudiziario. E’ bastato, questo, però, a creare attorno al presidente Oliverio un clima di ostilità che lo stesso Governatore aveva bollato come strumentale. L’ingresso di De Gaetano aveva comportato la rinuncia alla carica di assessore di Maria Carmela Lanzetta. Per l’ex ministro degli Affari regionali era pronta una poltrona di assessore rifiutata proprio per la presenza di De Gaetano.




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