venerdì 27 marzo 2015

Alfonso Bonafede (M5S): Coffee break | LA7

Nicola Morra (M5S): Otto e mezzo - Ddl Anticorruzione (Integrale)

giovedì 26 marzo 2015

Nicola Morra (M5S): Otto e mezzo - Ddl Anticorruzione (Integrale)

Di Battista (M5S) UN MILIARDO DI EURO è quel che i romani pagano ogni an...

martedì 24 marzo 2015

Di Battista su dimissioni Barracciu: un piccolo passo per un'indagata, u...

domenica 22 marzo 2015

Medici scappano via dall'Italia, lettera di protesta a Renzi

Medici via dall'Italia, lettera di protesta a Renzi

Il sindacato denuncia: 'Svalutazione del capitale umano, come Lehman Brothers'. L'accesso alla professione, dopo tanti studi, avviene sempre più tardi



Il dato dei medici italiani che scappano all’estero -  per cercare fortuna ma spesso anche un semplice lavoro degno di questo nome -  non è inedito, ma ogni volta che viene riproposto si fa sempre più drammatico. Solo l’ano scorso ne sono andati via circa 2500, un dato superiore di 6 volte in altrettanti anni
E ora i medici ospedalieri del sindacato Anaao, l’organizzazione sindacale  più forte della categoria in quanto a numero di iscritti e ‘peso’ nelle varie trattative,, hanno scritto una lettera aperta al premier per denunciare “la svalutazione del capitale umano in sanità. Che dopo le cure dei governi che la hanno preceduto, oggi vale quanto le azioni della Lehman Brothers dopo il 15 settembre 2008”, come scrive il segretario nazionale dell’Anaao, Costantino Troise.
In effetti dal 2009, che è l’anno di avvio del blocco delle assunzioni per i medici, sono circa seimila i camici bianchi che mancano negli ospedali italiani. E si sono ridotti notevolmente anche i posti letto, che sono adesso 3,4 ogni mille abitanti, mentre una dozzina d’anni fa il rapporto era di 4,7 ogni mille abitanti. Sempre ben al di sotto della media Ocse, che è invece di 4,8.
La situazione per i medici, insomma, non è affatto allegra, compresi quelli appena usciti dalle Università: ogni anno sono circa 10mila quelli che arrivano alla laurea in medicina, ma la metà di loro resta fuori dalle scuole di specializzazione. La media di età di stabilizzazione per un medico è sui 37 anni

venerdì 20 marzo 2015

Alessandro Di Battista (M5S) sulle dimissioni del Ministro Lupi

Alessandro Di Battista (M5S) #IoSonoUnRompicoglioni

Alfonso Bonafede (M5S) Otto e mezzo - Integrale

giovedì 19 marzo 2015

Lupi e Incalza: come Battisti e Mogol

Carlo Martelli (M5S) a ‪#‎portaaporta‬: perché ‪#‎Lupi‬ dovrebbe dimettersi

Alessandro Di Battista (M5S) cosa sta succedendo. Informarsi è un diritt...

mercoledì 18 marzo 2015

CASTELLI M5S ATTACCA RENZI: ALZI LA TESTA MENTRE PARLO INVECE DI LEGGERE...

Gomez 'Avete permesso a De Luca di candidarsi' Bonafè: '170.000 lo hanno...

Don Ciotti su reddito di cittadinanza M5S gli unici a risponderci

Carlo Martelli (M5S): Ballarò "La normalità dell'illegalità"

Alessandro Di Battista (M5S): Tg2 "Lupi Non si può difendere"

martedì 17 marzo 2015

Paola Taverna (M5S): Di Martedi La7 "Loro rubano e noi restituiamo"

Alfonso Bonafede (M5S): Di Martedi La7 "Lupi si dovrebbe dimettere"

Alessandro Di Battista (M5S) "Si chiamano ladri!"

Paola Taverna, il discorso di una leonessa - Agorà a Roma

lunedì 16 marzo 2015

#‎Redditodicittadinanza‬: contro la ‪#‎povertà‬ e la ‪#‎mafia‬. Nessuno ...

Luigi Di Maio (M5S): SkyTg24 - Legge Anticorruzione, i partiti non la vo...

venerdì 13 marzo 2015

Alessandro Di Battista (M5S) L'ALBA DI UNA NUOVA EUROPA

Carlo Martelli (M5S): Otto e mezzo - ‪#‎RedditoDiCittadinanza

giovedì 12 marzo 2015

Travaglio massacra Salvini

Alessandro Di Battista (M5S) #‎haragionedibattista‬ a Virus #‎RedditoDiC...

Taverna: "la gente NON HA IL PANE e voi riformate la Costituzione?"

Jobs Act, Paola Taverna spara a zero su Renzi

Barbara Lezzi (M5S) a Porta a Porta "Il gioco delle tre carte"

mercoledì 11 marzo 2015

Il caso Ruby secondo Travaglio

martedì 10 marzo 2015

Roberto Fico (M5S) a Di Martedi #redditodicittadinanza - #‎riformeRAI‬

Carlo Sibilia (M5S) a Ballarò - #abolireequitalia - #redditodicittadinan...

Alessandro Di Battista (M5S) SENZA DIGNITA'

Luigi Di Maio (M5S) a Mattino 5 - #‎iononpartecipo‬

lunedì 9 marzo 2015

Carla Ruocco (M5S) a Rainews24 "L'Unione europea non esiste!"

Celentano - Grillo 2011.mp4

La Trattativa - Film completo. 2014

domenica 8 marzo 2015

Alessandro Di Battista (M5S) Dialogare con i partiti?

Alessandro Di Battista (M5S) a RadioRadio #Microcredito5Stelle

sabato 7 marzo 2015

Scanzi asfalta Favia difendendo il M5S - Otto e Mezzo - Gruber

RESET 5 novembre: Luigi Di Maio aggredito al convegno PD

venerdì 6 marzo 2015

Parlamento, i redditi: Grasso supera Boldrini. Padoan ministro più ricco

Parlamento, i redditi: Grasso supera Boldrini. Padoan ministro più ricco

I dati sono disponibili sul sito Parlamento.it. I componenti più 'poveri' del governo Renzi sono Maria Elena Boschi e Marianna Madia. Il premier nel 2013 aveva dichiarato 145.272 euro, ma l'anno successivo scende a 98.961 euro di imponibile. Ciampi al primo posto tra i senatori a vita
Reddito imponibile di 98.961 euro per Matteo Renzi e 115.338 euro per Laura Boldrini. Il presidente del Senato Pietro Grasso, invece, stacca ampiamente entrambi con 316.018 euro, mentreBeppe Grillo dichiara 147.531 euro. Sono i redditi dei parlamentari e – come nel caso del fondatore del Movimento 5 Stelle – dei responsabili dei partiti che siedono in Parlamento per l’anno 2014, riferiti a quanto dichiarato l’anno precedente.

I dati sono disponibili online su Parlamento.it e da lunedì 9 marzo saranno consultabili quelli dei membri del governo Renzi (e anche di quelli del precedente governo Letta). Un obbligo di legge che il premier aveva assolto on line sul sito del governo, con la pubblicazione dei dati di Unico 2014.
Manca quest’anno, per la prima volta, il reddito di Silvio Berlusconi, in quanto decaduto da senatore. L’anno scorso il leader di Forza Italia aveva dichiarato, per l’anno 2012, un reddito imponibile pari a circa 4,5 milioni, comunque molto più basso rispetto agli oltre 35 milioni risalenti ai redditi del 2011.
Boldrini e Grassohanno attestato di non aver avuto variazioni rispetto alla precedente dichiarazione, anche se il presidente del Senatodichiara oltre il doppio rispetto al suo omologo alla Camera. Il premier dichiara per l’anno fiscale 2013 98.961 euro di imponibile, un calo rispetto ai 145.272 euro dichiarati nell’Unico 2013 (anno fiscale 2012). Renzi, che dichiara di ricoprire a titolo gratuito la carica di segretario del Pd, è proprietario della casa di famiglia di Pontassieve ma non dell’automobile, unaWolksvagen Sharan del 2009, intestata alla moglie. A questo proposito, il premier rende pubblici i dati praticamente di tutta la famiglia e proprio Agnese Landini, a differenza del marito, ha visto nell’ultimo anno un incremento del reddito imponibile passato da 8.162 euro ai 10.971 euro di Unico 2014.
Padoan è il ministro più ricco – Il titolare del Tesoro, Pier Carlo Padoan, secondo i redditi consultabili del 2013, è il ministro più ricco della squadra di Matteo Renzi con un retribuzione annua di 216mila euro, ai quali vanno aggiunti poco più di 53mila euro dichiarati. Sulle stesse cifre, viaggia anche il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, con un reddito pari a 278.588 euro. All’estremità opposta, invece i ministri Maria Elena Boschi eMarianna Madia, che hanno dichiarato, rispettivamente, 94.488 euro e 94.471.
Capigruppo Camera: primo Mazziotti (Scelta Civica) - E’Andrea Mazziotti, presidente dei deputati di Scelta civica, il più ricco tra i capigruppo alla Camera. Nel 2013 ha dichiarato un reddito di 985mila euro, contro i 78mila e spicci dei più ‘poveri’ tra i presidenti di gruppo: Fabiana Dadone del M5S, Arturo Scottodi Sel e Lorenzo Dellai (Per l’Italia).
Nella classifica dei redditi, dopo Mazziotti ci sono il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta con un imponibile di 216mila euro, davanti al presidente del gruppo Misto Pino Pisicchio con un reddito dichiarato nel 2013 di 124mila euro. Seguono il capogruppo leghista Massimiliano Fedriga con 100mila euro,Nunzia De Girolamo, presidente di Area popolare (Ncd-Udc) eFabio Rampelli di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, con 98mila euro. Infine, il capogruppo del Pd Roberto Speranza, con un reddito di 88mila euro.
Capigruppo Senato: in testa Karl Zeller (Svp-Per le Autonomie) – Anche quest’anno Karl Zeller si conferma il più ricco dei capigruppo al Senato. Secondo la dichiarazione dei redditi presentata nel 2014 e relativa all’imponibile dell’anno precedente il capogruppo di Palazzo Madama più ‘ricco’ risulta dunque il presidente dei senatori di Svp-Per le Autonomie con 454. 382 euro, rispetto ai 383.826 euro percepiti nel 2012, seguito daAndrea Cioffi del Movimento cinque stelle con 181. 047 euro e daLuigi Zanda del Pd con 137. 649 euro.
Immediatamente sotto il podio si collocano Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia con 126.401 euro; Renato Schifani di Area Popolare (Udc-Ncd), che ha preso il posto diMaurizio Sacconi, con 114. 532 euro; Loredana De Petris alla guida del gruppo Misto con 121.486 euro; Mario Ferrara del gruppo Gal con 99.290 euro. Fanalino di coda il capogruppo dellaLega Nord, Gian Marco Centinaio che guadagna 89. 932.Lucio Romano (Per l’Italia) con 71.992 euro, Loredana De Petris (Misto-Sel) con 25.174 euro, Gianluca Susta (Sc) con 21.038 euro.
Reddito di Beppe Grillo – Un reddito complessivo di 147.531 euro nel 2013, che, al netto delle imposte, fanno 90.923 euro l’anno, poco più di 7.500 euro al mese. La dichiarazione dei redditi di Beppe Grillo è la stessa resa nota nel novembre scorso, quanto il leader 5 Stelle fu costretto ad inserire i suoi dati nel portale delParlamento italiano per una norma inserita nella legge sul finanziamento ai partiti ha che cambiato, di fatto, le carte in tavola. Oltre al reddito dichiarato, sul 740 di Beppe Grillo spiccano alcune proprietà puntualmente riportate sul documento. Prima tra tutte, la villa di Marina di Bibbona, la stessa che Grillo due estati fa affittò per ben 14mila euro la settimana. Villa Corallina, questo il nome della proprietà, è provvista anche diposto auto e terreno pertinenziale. Vi sono poi un appartamento a Rimini con box, un box a Valtournenche (in Valle d’Aosta) e un appartamento a Megéve, in Francia, dotato di due posti auto. Grillo possiede anche un appartamento a Lugano, con posto auto e cantina.
Quanto ai beni mobili, il leader M5S dichiara una Mercedes classe A del 2002 e un Suzuki Burgman del 2001. Sul fronte di partecipazioni a società, il leader M5S possiede 10 azioni della Banca Popolare Etica; una quota, corrispondente al 98%, della Bellavista società di Genova -di cui Grillo risulta anche amministratore- e un’altra quota, altrettanto cospicua (99%), della Gestimar S.r.l, società a responsabilità limitata sempre di casa a Genova.
Eletti M5s – L’anno scorso tra i parlamentari 5 Stelle erano decine le dichiarazioni ‘in bianco’, e includevano anche i volti più noti delMovimento (tra gli altri, Roberto Fico e Luigi Di Maio). Ai tempi, la dichiarazione dei redditi erano relative al 2012, quando ancora non erano stati eletti. Oggi, al netto dei tagli che hanno deciso sui loro stipendi, i 5 Stelle vedono comunque aumentare sensibilmente le entrate. Come previsto dalla legge, dichiarazioni diparlamentari, tesorieri e dirigenti di partito, emerge infatti che, ad esempio per i membri del direttorio voluto da Grillo eCasaleggio, i redditi per l’anno 2013 si aggirano attorno agli 80 mila euroCarla Ruocco e Carlo Sibilia i più abbienti, rispettivamente con un reddito lordo di 82.823 euro e 83.120. Sibilia, oltre all’indennità da deputato, percepisce 1.645 euro di ‘reddito da fabbricato’.
Segue Di Maio, che dichiara un imponibile di 82.379, e la partecipazione del 50% -pari a 50.100 euro- alla società di famigliaArdima, dalla quale tuttavia il vicepresidente della Camera non percepisce alcun reddito. Per Alessandro Di Battista e Roberto Fico, invece, imponibili a 78.230 euro e 78.229. In media, i membri del direttorio percepiscono entrate mensili di 4.400 euro.
Senatori a vita: Ciampi il più ricco -  Fra i senatori a vita le cui dichiarazioni dei redditi 2014 sono disponibili sul sito di palazzo Madama, risulta Carlo Azeglio Ciampi quello che ha l’imponibile più elevato: 669.815 euro. L’ex premier Mario Monti si ferma a 207.325 e lascia indietro Elena Cattaneo con 98.436 euro. Discorso a parte per Renzo Piano e Carlo Rubbia.
La dichiarazione Irpef dell’architetto attesta un imponibile di 99.288 euro, ma è disponibile anche quella presso il fisco francese del 2013, articolata in modo diverso e con importi ben superiori. Il fisico premio Nobel, invece, scrive che 253.525 è il suo totale imponibile in franchi svizzeri (la cifra non si discosta in modo significativo dal controvalore in euro). Non c’è la dichiarazione del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, divenuto solo da poche settimane senatore di diritto e a vita.

Carla Ruocco (M5S) ad Agorà su "Reddito di cittadinanza"

giovedì 5 marzo 2015

Travaglio vs Faraone

Il silenzio del Rottamatore

Casta e Parlamentari, Gozi (PD): "Non mi taglio lo stipendio"

davide Faraone (PD) sbugiardato in aula dal M5S

LA VITA DA SULTANO DI MATTEO RENZI? SAI QUANTO CI COSTA? HANNO FATTO I CONTI.






 Dev’essere un’attrazione irresistibile, una specie di virus contagioso che ha colpito perfino lui, l’ex rottamatore Matteo Renzi. Un tempo girava in bici e lanciava proclami contro le auto blu, adesso usa regolarmente voli di Stato. Dopo l’atterraggio di emergenza del suo elicottero, il Fatto Quotidiano ha calcolato che i ministri e il premier dal giorno dall’insediamento fino al 31 dicembre hanno voltato per ben 6mila ore con un costo stimato di 50 milioni di euro. Una cifra che è tre volte superiore rispetto a quella spesa dall’esecutivo di Enrico Letta che negli otto mesi del 2013 in cui ha governato si è fermato a 1877 ore di volo. . A raccontarlo è il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e consigliere della Difesa ai tempi di Prodi, e che oggi è alla guida del think thank Icsa che si occupa di difesa e strategie militari. “Purtroppo, a parte brevi parentesi, non c’è mai stata una trasparenza: il riserbo sull’uso degli aerei è storicamente impenetrabile”, racconta al quotidiano di Travaglio, “Purtroppo nascondersi dietro alle ragioni della sicurezza non basta. Oggi al massimo i politici rischiano lancio di uova o pomodori”.

L’intervista – A fornire la cifra al quotidiano di Travaglio è il generaleLeonardo Tricarico che, tra gli innumerevoli ruoli, ha ricoperto anche quello di capo di Stato Maggiore dell’ Aeronautica, consigliere per la Difesa a palazzo Chigi ai tempi del governo Prodi e oggi guida un think tank (Icsa) che si occupa di difesa, intelligence e strategie militari. “Le seimila ore di volo sono troppe. Nel 2010, giusto per fare un confronto , furono 7000, ma parliamo di un periodo diverso da quello che viviamo oggi. Purtroppo, a parte brevi parentesi, non c’ è mai stata una trasparenza: il riserbo sull’ uso degli aerei è storicamente impenetrabile. E i nostri studi, come Icsa, sono sempre stati complessi. Purtroppo nascondersi dietro alle ragioni di sicurezza non basta. Non ci sono le ragioni di sicurezza che tutti vanno in giro a sbandierare, e non sono io a dirlo, ma i rapporti che i nostri servizi segreti consegnano al governo e alle autorità competenti ogni sei mesi”. E ancora : seimila ore di volo vuol dire un costo che si aggira attorno ai 50 milioni di euro ogni anno, e solo un quarto viene pagato dalla presidenza del Consiglio all’ Aeronautica nei tempi stabiliti.

mercoledì 4 marzo 2015

M5S contro Renzi sul decreto Ilva

Al campo rom: 'La merce? E' tutta rubata, nelle case e nei negozi'

Marco Travaglio la differenza tra Renzi - Grillo

Poliziotto sfanculizza Renzi

GRASSO E BOLDRINI SCORTATI, LA GENTE INVEISCE

martedì 3 marzo 2015

Di Maio da Floris


Di Battista neutralizza la Costamagna

M5S: Di Battista svela i legami della famiglia Tidei e Civitavecchia

lunedì 2 marzo 2015

La verità sulle scie chimiche e le bugie di media e Governi.



Beppe Grillo torna in RAI: intervista a Porta a porta



Saviano contro le primarie del PD: "Non andate a votare"

Primarie PD, zero controlli: la stessa persona può votare più volte

domenica 1 marzo 2015

TRAVAGLIO: "RENZI E' UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - dichiarazione

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