domenica 22 marzo 2015

Medici scappano via dall'Italia, lettera di protesta a Renzi

Medici via dall'Italia, lettera di protesta a Renzi

Il sindacato denuncia: 'Svalutazione del capitale umano, come Lehman Brothers'. L'accesso alla professione, dopo tanti studi, avviene sempre più tardi



Il dato dei medici italiani che scappano all’estero -  per cercare fortuna ma spesso anche un semplice lavoro degno di questo nome -  non è inedito, ma ogni volta che viene riproposto si fa sempre più drammatico. Solo l’ano scorso ne sono andati via circa 2500, un dato superiore di 6 volte in altrettanti anni
E ora i medici ospedalieri del sindacato Anaao, l’organizzazione sindacale  più forte della categoria in quanto a numero di iscritti e ‘peso’ nelle varie trattative,, hanno scritto una lettera aperta al premier per denunciare “la svalutazione del capitale umano in sanità. Che dopo le cure dei governi che la hanno preceduto, oggi vale quanto le azioni della Lehman Brothers dopo il 15 settembre 2008”, come scrive il segretario nazionale dell’Anaao, Costantino Troise.
In effetti dal 2009, che è l’anno di avvio del blocco delle assunzioni per i medici, sono circa seimila i camici bianchi che mancano negli ospedali italiani. E si sono ridotti notevolmente anche i posti letto, che sono adesso 3,4 ogni mille abitanti, mentre una dozzina d’anni fa il rapporto era di 4,7 ogni mille abitanti. Sempre ben al di sotto della media Ocse, che è invece di 4,8.
La situazione per i medici, insomma, non è affatto allegra, compresi quelli appena usciti dalle Università: ogni anno sono circa 10mila quelli che arrivano alla laurea in medicina, ma la metà di loro resta fuori dalle scuole di specializzazione. La media di età di stabilizzazione per un medico è sui 37 anni

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