martedì 17 febbraio 2015

" O lavori con contratto romeno, oppure tu qui non puoi stare"; licenziato...



BELLUNO - «O lavori con contratto romeno oppure qui non puoi più stare». È questo che si è sentito dire un camionista di 36 anni residente a Ponte nelle Alpi, che da quasi due anni lavorava per una ditta di autotrasporti di Avellino, che ha sede anche a Modena, al momento della scadenza del contratto a termine.

Lui è di nazionalità romena, ma ormai da un decennio a Ponte: vanta una lunga esperienza come camionista e certo non ci sta a lavorare senza diritti, come sarebbe in caso di un contratto con agenzie dalla Romania. Per questo è tornato a prestare la sua opera in una ditta di Feltre, dove aveva già lavorato, e dove si era da sempre trovato bene.

Non è stato così però, secondo al sua testimonianza nell’azienda di Avellino. Per questo si è affidato ad un avvocato di Treviso, per vedere riconosciuti i propri diritti. In questi giorni ha contestato il licenziamento e le differenze retributive in buste paga alla Aliberti-Donniacuo srl. Sta tentando una mediazione e in caso di esito negativo, andrà in causa.

«Prima del licenziamento - spiega il legale - è stato convocato per indurlo a firmare un contratto che non rispondeva ai criteri dello Stato italiano, ma a quelli di un paese straniero, la Romania, il tutto allo scopo di vanificare il pagamento contributivo all'erario». Con il suo legale il camionista sta cercando di vedersi riconosciuti anche 1800 euro, forfait per trasferte e altre differenze che l’azienda non gli avrebbe pagato.


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