venerdì 17 luglio 2015

Scuole sicure, ci vogliono soldi e non briciole

Le scuole italiane non sono sicure: più di 41mila edifici scolastici hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza; il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione; il 58% delle scuole è stato costruito prima del 1974 dunque è senza norme antisismiche. 
Sono numeri della vergogna quelli che descrivono il pessimo stato di salute delle nostre scuole, a cui i Comuni non sono in grado di far fronte per mancanza di soldi, dopo che il governo con l'ultima Legge di Stabilità li ha spremuti fino all'osso, tagliando fondi per 1,2 miliardi di euro all'anno dal qui al 2019, tagli poi confermati nel Def.
Ora lo stesso governo, che in totale ha tagliato 34,4 miliardi di euro a Comuni e Regioni dal 2015 al 2019, cerca di mostrarsi generoso e con il decreto legge sugli Enti locali in esame al Senato concede briciole che suonano come una beffa. Ai Comuni, ad esempio, vengono dati 40 milioni di euro per la bonifica dell'amianto nelle scuole e negli edifici del territorio: stiamo parlando di un importo medio di appena 5 mila euro a Comune!
Per il M5S la sicurezza delle scuole non si può garantire con le briciole, per questo dopo la nostra battaglia per inserire l'edilizia scolastica nell'8x1000, ora abbiamo presentato una serie di emendamenti al decreto Enti locali in cui chiediamo: di aumentare le risorse per la bonifica dall'amianto da 40 a 100milioni; di ampliare gli interventi sulla sicurezza delle scuole con la possibilità di installare impianti a fonti rinnovabili; di escludere dal Patto di stabilità le spese per l'adeguamento strutturale ed antisismico degli edifici scolastici.
Ma non c'è solo la scure del governo, che taglia senza pietà: i Comuni sono spesso vittime della burocrazia e di una macchina complessa che fa fatica ad erogare le risorse destinate all'edilizia scolastica. Così succede che la maggior parte dei fondi impegnati da vari provvedimenti legislativi adottati nel corso degli anni, sia ancora rimasta inutilizzata a causa della mancata adozione dei decreti attuativi!
Per questo con un ordine del giorno abbiamo chiesto al governo un impegno chiaro per semplificare le procedure con cui i Comuni richiedono le risorse destinate all'edilizia scolastica, così da consentire la spesa delle somme già impegnate, entro il 15 dicembre 2015.
Questo, per noi, è il modo concreto di garantire alle famiglie scuole davvero sicure.

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