lunedì 6 luglio 2015

Una doppia moneta per l’Europa?


6 luglio. Intervista a Nigel Farage sul Referendum in Grecia

Blog - La soluzione potrebbe essere rappresentata da una doppia valuta? Intendo, una valuta nazionale per gli Stati membri e una per gli scambi internazionali?

Nigel Farage - Ne abbiamo già una: è il dollaro. Se compri petrolio, o la maggior parte delle merci, o se commerci in tutto il mondo, potrai constatare che il prezzo della maggior parte di queste cose è in dollari. Il dollaro è già la valuta degli scambi internazionali.

Blog - Ma non è possibile controllare il cambio con il dollaro.

Nigel Farage - No, certamente, non è possibile. Anche con l’euro si finisce per avere un tasso d’interesse fittizio. Quando hanno aderito all’euro, molti dei paesi mediterranei dei quali sto parlando hanno avuto sette anni di tassi di interesse troppo bassi. Come quando sei a una festa e continuano a riempirti il bicchiere: è fantastico, molto divertente, ma probabilmente il mattino dopo ti sveglierai con i postumi della sbornia. Quando si parla di interessi per un paese, non conta che siano alti o bassi: quello che conta è che siano adeguati. Consideriamo la Spagna: 1 milione e mezzo di immobili invenduti o costruiti solo in parte per un boom immobiliare esacerbato da un tasso di interesse pari alla metà di quello che avrebbe dovuto essere. La tragedia dell’euro non nasce nel 2008: i semi erano stati piantati molti anni fa.

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